Chiesa di San Giovanni degli Eremiti
Sicilia, Palermo

La Cattedrale di Noto, splendido esempio di barocco siciliano, venne realizzata nel XVIII secolo, tra l’inizio del secolo e il 1776, in seguito al crollo del preesistente edificio a causa di un terremoto nel 1693.
Più che a una chiesa cristiana, l’edificio rimanda a una moschea e il richiamo d’Oriente è ancora più enfatizzato dalle cupole di colore rosso acceso. L’edificio sorge su fondazioni di precedenti costruzioni di varie epoche, tra cui il tempio di Mercurio, il Monastero gregoriano di Sant’Ermete, del VI secolo, e una moschea araba a cui la chiesa è appoggiata.
Sul transetto della Chiesa, con pianta a croce commissa, si inseriscono le tre absidi di cui soltanto quella centrale è evidente all’esterno. Le cinque cupole emisferiche rosse si innalzano su navata e transetto, di dimensioni minori quella del campanile che si eleva da uno dei suoi bracci. Il chiostro quadrato, abbellito da un lussureggiante giardino, è la parte meglio conservata dell’antico convento; presenta colonne binate e capitelli decorati con foglie di acanto che sorreggono archi ogivali. Dell’antica struttura sono oggi rimasti la chiesa, pochi ruderi del monastero e il chiostro.
Curiosità
La struttura cubica cupolata, ossia una sala centrale ricoperta da una cupola (in arabo, la qubba), è di origine musulmana e ha in sé un grande valore simbolico: il quadrato rappresenta la terra e il semicerchio il cielo. Questo significato fu adattato alle esigenze cristiane della monarchia normanna.