Papi, cardinali, imperatori, uomini politici, artisti...

Protagonisti, in misura e con ruoli diversi, della storia di Roma.

La loro presenza nella Roma cristiana ha lasciato segni ancor oggi riconoscibili, pur nella complessità di una città che è stata, essa stessa, protagonista della storia del mondo occidentale.

Ne forniamo un elenco, in ordine alfabetico, per una consultazione più agevole.

Adriano (76-138) Imperatore romano, regnò dal 117 fino alla morte. Il suo impero fu caratterizzato dalla tolleranza, dall’efficienza e dallo splendore di arti e filosofia.

Agrippa (63-12 a.C.) Uomo politico e generale romano, amico del futuro imperatore Ottaviano Augusto. Nel 27 a.C., durante il suo terzo consolato, costruì il Pantheon poi riedificato sotto l’imperatore Adriano.

Alessandro VII (1599-1667) Al secolo Fabio Chigi, fu papa dal 1655 fino alla morte. Molto attivo nel rinnovamento di Roma, incoraggiò le arti e l’architettura. A lui si devono molte opere barocche: ordinò la realizzazione delle decorazioni della Chiesa di Santa Maria del Popolo, l’altare della Basilica di San Pietro e il progetto del colonnato di Piazza San Pietro.

Anacleto II antipapa (1090-1138) Al secolo Pietro Pierleoni, fu antipapa in opposizione a Innocenzo II dal 1131 fino alla morte.

Antonio del Grande (1625-71) Architetto, esercitò a Roma progettando su incarico del cardinale Girolamo Colonna e di papa Innocenzo X.

Arcadio (377 ca.-408) Imperatore bizantino, figlio di Teodosio I.

Giovanni Maria Baratta (1670-1747) Scultore e architetto toscano di epoca tardo-barocca. Fu attivo a Roma, Firenze, Lucca, Genova, Livorno, Torino e nella Penisola Iberica.

Francesco Barberini (1597-1679) Nato a Firenze, fu nominato cardinale nel 1623 da papa Urbano VIII, suo zio.

Benedetto XIV (1675-1758) Al secolo Prospero Lorenzo Lambertini, fu papa dal 1740 fino alla morte. Giunto a Roma cercò di riorganizzarne le disastrose finanze e fece ridisegnare la pianta della città. Grande mecenate, a lui si deve la conservazione di molte antichità romane, tra cui il Colosseo, la Basilica di San Pietro, la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, Castel Sant’Angelo.

Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) Architetto e scultore napoletano, massimo esponente del barocco romano, dominò con il rivale Borromini la scena del Seicento romano.

Bonifacio IV (?-615 ) Monaco e papa dal 608 fino alla morte, promosse il Monachesimo e chiese in dono all’imperatore di Bisanzio il Pantheon di Roma che nel 609 fu convertito in chiesa cristiana.

Bonifacio VIII (1235-1303) Al secolo Benedetto Caetani, papa dal 1294 fino alla morte. Promosse il Giubileo del 1300 che portò a Roma molte ricchezze.

Francesco Borromini (1599-1667) Architetto, lavorò come disegnatore a Roma sotto il pontificato di Innocenzo X. Ardito e fantasioso innovatore, concepì le sue architetture in funzione della luce e fu uno degli esponenti più originali e innovativi dell’arte barocca.

Donato Bramante (1444-1514) Architetto e pittore del Rinascimento, si formò a Urbino e fu attivo a Milano e a Roma, dove progettò la Basilica di San Pietro su incarico di papa Giulio II.

Michelangelo Buonarroti (1475-1564) Scultore, pittore, architetto e poeta, espresse nella sua arte gli ideali del Rinascimento. Visse presso la corte dei Medici fino al 1494, poi fu a Bologna e a Roma. Nel 1508 ottenne l’incarico della decorazione pittorica della volta della Cappella Sistina, completata nel 1512. Gli ultimi vent’anni della sua vita lo videro impegnato nella sistemazione di Piazza del Campidoglio e nella realizzazione della Cupola di San Pietro a Roma.

Callisto II (?-1124) Al secolo Guido di Borgogna, papa dal 1119 fino alla morte. Nel 1122 concluse con l’imperatore Enrico V il Concordato di Worms che stabiliva i mutui diritti di Chiesa e Impero. Fu un ecclesiastico riformatore e mise fine alla lotte per le investiture.

Giacomo Carissimi (1605-1674) Musicista, fu maestro di cappella nella Chiesa di Sant'Apollinare a Roma. Compose principalmente oratori che furono molto apprezzati anche all'estero, soprattutto in Germania. Tra i suoi allievi, il francese Marc-Antoine Charpentier.

Carlo Fontana (1638-1714) Scultore, architetto e ingegnere, fu il genio ispiratore dello sviluppo costruttivo di Roma tra la fine del XVII e il XVIII secolo.

Annibale Carracci (1560-1609) Pittore attivo in Emilia, a Venezia e a Roma, dove fu incaricato di decorare parte di Palazzo Farnese i cui affreschi furono considerati per tutto il XVII e il XVIII secolo capolavori assoluti, oltre che per la loro importanza artistica, anche per la procedura utilizzata con centinaia di schizzi preparatori.

Celestino I (?-432) Papa dal 422 fino alla morte, fu amico di Agostino, con il quale intrattenne una corrispondenza. Pur in tempi difficili, oltre a combattere le eresie, sostenne sempre i diritti della Chiesa e la dignità del suo ufficio.

Clemente VIII (1536-1605) Al secolo Ippolito Aldobrandini, fu papa dal 1592 fino alla morte. Abile governatore e saggio statista, si impegnò per attuare una riforma del cattolicesimo e cercò di riunire la Chiesa latina con quelle orientali. Al pari di molti suoi predecessori, si circondò di personaggi illustri e fu un grande mecenate. Fece realizzare in Vaticano la Sala del Concistoro e la Sala Clementina.

Arcangelo Corelli (1653-1713) Eccellente violinista, fu uno dei più grandi musicisti e compositori del periodo barocco.

Costantino (280-337 ca.) Figlio dell’imperatore Costanzo Cloro, alla sua morte fu acclamato imperatore dall’esercito in Britannia, provocando la reazione di Massenzio che era stato proclamato imperatore a Roma. Nel 313, con l’Editto di Milano, legalizzò il Cristianesimo. Ricostruì Bisanzio con il nome di Costantinopoli, trasferendovi nel 330 la sede imperiale e avviò riforme militari e amministrative. Nel 325 convocò il Concilio di Nicea e morì a Nicomedia dopo aver ricevuto il battesimo.

Diocleziano (243 ca.-313) Imperatore romano, riorganizzò l’impero, riformò l’amministrazione e il sistema monetario e tentò di frenare la crisi economica. A partire dal 303 scatenò una dura persecuzione contro i cristiani che rappresentavano una potenziale minaccia per l’integrità dello Stato.

Elena (148 ca.-329) Madre dell’imperatore Costantino, godette dell’ascesa del figlio al potere che nel 324 le assegnò il titolo di “augusta” facendo coniare delle monete in suo onore. Dopo l’avvicinamento di Costantino al cristianesimo, anche Elena si convertì e nel 327-328 partì per un viaggio nelle regioni orientali dell’Impero descritto come un pellegrinaggio in Terra Santa.

Alessandro Farnese (1520-89) Destinato da subito alla carriera ecclesiastica dalla famiglia, fu creato cardinale dal nonno Paolo III a soli 14 anni. Uomo colto e grande mecenate, fece costruire la Chiesa del Gesù a Roma e portò a termine uno dei capolavori del Rinascimento: il Palazzo Farnese di Caprarola.

Giulio II (1443-1513) Al secolo Giuliano Della Rovere, papa dal 1503 fino alla morte, fu uno dei più celebri pontefici del Rinascimento. Ebbe capacità e ambizioni più regali e militari che ecclesiastiche che lo resero una delle figura più importanti dell’epoca. Patrocinò le arti e la letteratura e riuscì a inserire nel tracciato urbano di Roma due importanti assi di comunicazione: via Giulia e via Lungara.

Giulio III (1498-1555) Al secolo Giovanni Maria Ciocchi del Monte, fu papa dal 1550 fino alla morte. Ultimo dei pontefici dell’alto Rinascimento, è ricordato dagli storici dell’architettura e dagli amanti dell’arte. Nominò Michelangelo Buonarroti a capo degli architetti della fabbrica di San Pietro e Giovanni Pierluigi da Palestrina maestro di cappella alla basilica vaticana.

Domenico Gregorini (1692-1777) Architetto, deve la sua fama soprattutto al rinnovamento dell'antica Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma, il cui restauro - una delle ultime grandi imprese della Roma barocca - gli valse riconoscimenti pubblici e commesse. Studiò e collaborò per tutta la vita con Pietro Passalacqua (1690-1748) in modo talmente stretto che è difficile distinguere il contributo dell’uno o dell’altro dei due architetti.

Gregorio Magno (535/540-604) Monaco e abate del monastero di Sant’Andrea sul Celio, fu eletto papa nel 590. Intraprese la riforma della liturgia romana e del canto sacro (canto gregoriano) e scrisse numerose opere di morale e di esegesi delle Sacre Scritture che lo collocarono fra i Dottori della Chiesa.

Gregorio XI (1330-78) Al secolo Pierre Roger de Beaufort, fu papa dal 1370 fino alla morte. Durante il suo pontificato prese misure vigorose contro le numerose eresie che si stavano diffondendo in varie parti d’Europa e tentò di riformare gli Ordini monastici. Convinto assertore della necessità che il papa dovesse risiedere a Roma, fu l’ultimo dei papi di Avignone, poiché nel 1377 riportò a Roma la sede papale.

Ignazio di Loyola (1491-1556) Capitano dell’esercito, nel 1521 fu ferito dai Francesi durante l’assedio di Pamplona e, dopo la lettura di vite di santi e la meditazione nella grotta di Manresa, si convertì. Nel 1540, con l’approvazione di papa Paolo III, fondò la Compagnia di Gesù che divenne un Ordine insegnante. È uno dei protagonisti più significativi della Controriforma.

Innocenzo II (?-1143) Al secolo Gregorio Papareschi, fu papa dal 1130 fino alla morte e fu tra gli artefici del Concordato di Worms nel 1122.

Innocenzo X (1574-1655) Al secolo Giovanni Battista Pamphilj, fu papa dal 1644 fino alla morte. Educato come avvocato, fu uno dei pontefici più abili della sua epoca. Nel 1249 proclamò il XIV Giubileo e durante l’anno giubilare vennero realizzate numerose opere d’arte: il Bernini scolpì l’Estasi di Santa Teresa e il Borromini restaurò la Basilica di San Giovanni in Laterano. Il capolavoro artistico di Innocenzo X fu però la sistemazione di Piazza Navona iniziata nel 1647.

Leone IV (?-855) Papa dall’847 fino alla morte, nel corso del suo pontificato s’impegnò nel riparare i danni arrecati dai Saraceni durante il regno del suo predecessore a varie chiese della città, in particolare San Pietro e San Paolo, e fece costruire e fortificare i sobborghi sulla riva destra del Tevere (oggi rione Borgo).

Carlo Maderno (1556-1629) Architetto, è noto soprattutto per essere autore della facciata e della navata longitudinale della Basilica di San Pietro. Nel 1602 sostituì, con Giovanni Fontana, il defunto Giacomo Della Porta nella direzione del cantiere della Fabbrica di San Pietro. Maderno cercò di conciliare le nuove esigenze (pianta longitudinale, cappelle laterali, sacrestie, loggia delle benedizioni) con la maggior fedeltà possibile ai progetti michelangioleschi, cosa tanto difficile da prolungare il cantiere fino al 1626.

Massenzio (278-312) Autoproclamatosi imperatore romano, governò Italia e Africa tra il 306 e il 312. Al centro dei suoi progetti ci fu il ripristino della grandezza di Roma e delle sue divinità, cosa evidente nel programma iconografico della sua monetazione dedicata alle grandi leggende di fondazione della città: la lupa che allatta Romolo e Remo, il dio guerriero Marte rappresentato come padre dei gemelli. Stessa direzione seguì il suo programma edilizio, che comprese anche il restauro della via Appia fino a Brindisi e la realizzazione di diversi acquedotti.

Melchiade (?-314) Africano, papa dal 311 fino alla morte. Durante il suo pontificato si verificarono cambiamenti importanti nei rapporti tra lo Stato e la Chiesa: nel 311 Galerio emanò un editto di tolleranza e libertà di culto per i cristiani e l’anno successivo il papa fu testimone della vittoria su Massenzio di Costantino, favorevole al Cristianesimo. Nel 313 Costantino promulgò l’Editto di Milano, mettendo fine alle persecuzioni dei cristiani e consentendo loro di realizzare luoghi di culto.

Nerone (37-68) Imperatore romano crudele e dissoluto, ambizioso e assetato di popolarità, nel 64, quando scoppiò a Roma un devastante incendio, ne fece ricadere sui cristiani la responsabilità. Sotto il suo regno furono martirizzati Pietro e Paolo.

Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594). Compositore italiano, è il massimo esponente della Scuola romana del Cinquecento. Nato a Palestrina, entrò a far parte dei pueri cantores nella basilica di Santa Maria Maggiore. Fu direttore della Cappella musicale vaticana, maestro nella basilica di San Giovanni in Laterano e in quella di Santa Maria Maggiore. È autore di musica sacra e profana.

Paolo III (1468-1549) Al secolo Alessandro Farnese, papa dal 1534 fino alla morte. Il suo pontificato fu denso di avvenimenti che lo videro protagonista di vicende europee non solo religiose, tra cui la Riforma di Lutero, di cui egli comprese portata e conseguenze, e la convocazione del Concilio di Trento nel 1545. Paolo III fu uno dei più grandi mecenati del Rinascimento: protesse artisti e letterati, fece costruire e restaurare cappelle, chiese e monumenti, promosse un importante sviluppo edilizio di Roma abbellendola con nuove fontane e strade per migliorarne la viabilità.

Pio IV (1499-1565) Al secolo Giovanni Angelo Medici di Marignano, papa dal 1669 fino alla morte. Affabile e cordiale, ma anche astuto e diplomatico, diede libero corso al movimento riformatore, cercando anche di porre rimedio ad alcune ingiustizie compiute da Paolo IV, suo predecessore. Come spesso a quel tempo capitava, non fu immune da nepotismo e conferì il cardinalato e la carica di arcivescovo di Milano al nipote Carlo Borromeo, uomo di grande spiritualità, che diede lustro alla Chiesa e al suo pontificato. A Roma costruì nuove strade e mura estendendo la città verso nord.

Pio XII (1876-1958) Al secolo Eugenio Pacelli, di nobile famiglia, seguì la carriera diplomatica e fu eletto papa nel 1939, alla vigilia della seconda guerra mondiale. Nell’Anno Santo del 1950 promulgò il dogma dell’Assunzione di Maria Vergine.

Carlo Rainaldi (1611-91) Fu una delle più importanti figure dell’architettura romana del XVII secolo. Collaborò con il padre alla realizzazione del Palazzo Nuovo in piazza del Campidoglio e del Palazzo Pamphilj in piazza Navona. Tra le sue opere di maggior pregio ci sono le due chiese gemelle in piazza del Popolo.

Raffaello Sanzio (1483-1520) Pittore, nel primo periodo della sua attività realizzò alcune opere per Città di Castello e Siena e nel 1504 si trasferì a Firenze dove venne in contatto con Leonardo e Michelangelo. La sua fama giunse a Roma, dove papa Giulio II gli affidò l’incarico di decorare le stanze vaticane. Sotto il pontificato di Leone X, alla morte di Bramante, fu nominato architetto della fabbrica di San Pietro.

Silvestro I (?-335) Papa dal 314 fino alla morte, fu l'uomo di Costantino e il primo papa di una Chiesa riconosciuta dallo Stato. Costantino donò alla Chiesa cristiana quello che diventerà poi il Palazzo Laterano, dimora ufficiale dei pontefici. Su ispirazione del papa, sorsero poi la Basilica e il Battistero del Laterano, la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, la Basilica di San Paolo fuori le mura. Sempre su suggerimento del papa, l’imperatore fondò la Basilica di San Pietro e vi fece tumulare i resti dell’apostolo Pietro.

Sisto III (?-440) Papa dal 432 alla morte, il suo nome è spesso collegato all’espansione di Roma. Durante il suo pontificato venne inaugurata Santa Sabina, sul Colle Aventino, fu restaurata la Basilica Liberiana − la cui dedica a Maria sottolinea l’accettazione da parte di Sisto III del Concilio di Efeso, che aveva attribuito alla Madonna il titolo greco di Theotokos (“portatrice di Dio”) −, fece restaurare la Basilica di San Lorenzo fuori le mura. Con Sisto III non furono più gli imperatori o i cittadini ricchi a far costruire edifici religiosi, poiché i vescovi potevano contare su una migliore organizzazione e su notevoli possibilità economiche.

Sisto IV (1414-71) Al secolo Francesco della Rovere, fu papa dal 1471 alla morte. Da lui prende il nome la Cappella Sistina, in seguito affrescata da Michelangelo durante il pontificato del nipote Giulio II. Per rafforzare il prestigio temporale, papa Sisto realizzò grandi investimenti edilizi volti al recupero urbanistico di Roma e all’edificazione di nuovi monumenti, poi proseguiti da Giulio II. Commissionò la costruzione del Ponte Sisto che nel Giubileo del 1475 doveva facilitare l’accesso dei pellegrini a San Pietro; fece ricostruire la Basilica di San Vitale e ampliò la Biblioteca Apostolica Vaticana. L’opera più importante fu la ricostruzione e la parziale decorazione della Cappella Palatina, nota come Cappella Sistina.

Sisto V (1520/21-90) Al secolo Felice Peretti, fu papa dal 1585 fino alla morte. Pontefice severo e autoritario, cercò di eliminare il malcostume, la corruzione e il brigantaggio che a Roma avevano raggiunto limiti non più tollerabili. Modernizzò la città intraprendendo grandi lavori urbanistici e decise il completamento della Cupola di San Pietro. Furono usate somme immense per le opere pubbliche e vennero saccheggiati i monumenti antichi alla ricerca di marmi preziosi da utilizzare per le nuove opere. Tra le altre: la Loggia delle Benedizioni a San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, le riparazioni del Palazzo del Quirinale, l’erezione di obelischi (tra cui quello di piazza San Pietro). Si deve inoltre a Sisto V il primo progetto di sistemazione urbanistica della città di Roma moderna.

Teodosio (347-395) Imperatore romano dal 379 fino alla morte, fu il primo ad arruolare i barbari nell’esercito e l’ultimo imperatore romano a regnare su un impero unificato. Rese il Cristianesimo religione ufficiale di Stato dell’Impero e combatté l’eresia ariana, confermando nell’Editto di Tessalonica del 380 e nel Concilio di Costantinopoli del 381 le decisioni prese a Nicea.

Tito (39-81) Imperatore romano della dinastia dei Flavi, prima di salire al trono si distinse per la repressione in Giudea del 70, durante la quale fu distrutto il secondo Tempio di Gerusalemme. È noto per il suo programma di opere pubbliche a Roma e per la sua generosità nel soccorrere la popolazione in seguito all’eruzione del Vesuvio nel 79 e all’incendio della città nell’80.

Valentiniano II (371-392) Flavio Valentiniano fu imperatore romano dal 375 fino alla morte.

Vespasiano (9-79) Tito Flavio Vespasiano fu imperatore romano dal 69 alla morte, fondatore della dinastia Flavia. Favorì il ristabilimento economico e sociale in tutto l’Impero, godette di una pax proverbiale e per questo fu uno degli imperatori più amati della storia romana.

Jacopo Barozzi da Vignola (1507-73) Architetto, fu uno dei massimi esponenti del Manierismo. Realizzò edifici innovativi, fu l’architetto dei Farnese e nel 1564, dopo la morte di Michelangelo, assunse l'incarico di architetto capo della Basilica di San Pietro; con papa Giulio III lavorò a Villa Giulia e realizzò il tempietto di Sant’Andrea. Lo schema che propose per la Chiesa del Gesù a Roma divenne il prototipo utilizzato dai Gesuiti per la costruzione dei loro edifici di culto.