Varanasi nella storia
Secondo la leggenda, Varanasi ha un'origine divina: la sua fondazione è dovuta al dio Shiva. Dal punto di vista storico, è attestata la presenza sul territorio di Varanasi di comunità ariane e di altre tribù semi-nomadi a partire dal II millennio a.C.
Visitata da preminenti personalità religiose, come Gautama Buddha o Xuanzang, o da filosofi come Adi Shankara, Varanasi divenne la capitale del Regno di Kashi.

Nel XII secolo fu occupata dal turco Qutb-ud-din-Aibak, che la distrusse quasi completamente. Duecento anni dopo, Firuz Shah Tughlaq, sultano di Delhi, rase al suolo molti dei templi di Varanasi. Tuttavia Varanasi riuscì a mantenere il ruolo di città-guida per gli induisti, grazie anche alla presenza di figure carismatiche come Kabir, poeta e asceta del XV secolo, o il guru Ravidas, venerato in tutta la regione dello Uttar Pradesh.
Il XVI secolo vide una ripresa della città, grazie all'imperatore Akbar che volle edificare due grandi templi dedicati a Shiva e a Vishnu.
Dal 1775 al 1947 Varanasi fu assoggettata alla corona inglese, per essere definitivamente ceduta all'Unione dell'India il 15 ottobre del 1948.